LA COMUNIONE SUL PALMO DELLE MANI E' PECCATO?

Pochi giorni fa, mentre attendevo l'inizio di una messa feriale in cui dovevo proclamenre una lettura, sono stato avvicinato da una persona che ha espresso alcune perplessità sul modo in cui l'Eucaristia viene somministrata nella mia parrocchia. Mi ha narrato un episodio in cui, volendo ricevere la comunione in ginocchio, è stato invitato dal sacerdote a riceverla in piedi. Successivamente, ha criticato poi la pratica della comunione sulla mano, ritenendola sacrilega e causa della perdita di frammenti dell'ostia. Ha incolpato il Cammino Neocatecumenale per l'introduzione di questa usanza.

A quel punto, l'ho interrotto per correggere le sue affermazioni. Ho spiegato che la comunione ricevuta in ginocchio e sulla lingua è permessa dalla Chiesa, così come quella sul palmo della mano. Tuttavia, ho evidenziato che la scelta di ricevere la comunione in ginocchio potrebbe talvolta essere dettata da intenti polemici o da un senso di superiorità nella devozione. Per questa ragione, il sacerdote potrebbe averlo invitato a ricevere l'ostia in piedi, pur ribadendo che la Chiesa consente la comunione in ginocchio e sulla lingua.

Ho ricordato che la Chiesa Cattolica ha riconosciuto la validità della comunione sul palmo delle mani a partire dal dicembre 1989 e che, nel primo millennio cristiano, questa era la modalità ordinaria di distribuzione delle specie consacrate. Tale pratica è documentata in numerosi scritti dei Padri della Chiesa e in alcune opere patristiche che trattano della comunione sulle mani, come quelle di San Cirillo di Gerusalemme, San Cipriano di Cartagine, San Cesario di Arles e molti altri, e in alcuni sinodi locali, come quello di Auxerre del 585 d.C. La pratica della comunione sulla lingua e in ginocchio si è diffusa dopo l'anno mille, nell'alto medioevo, e fu formalizzata con il Concilio di Trento nel 1545, dunque in epoca moderna.

Ho anche spiegato che, benché la Chiesa consenta la comunione in ginocchio, è essenziale ricordare che questa posizione è solitamente legata alla preghiera privata e personale. L'Eucaristia, al contrario, non è un atto di devozione individuale, ma un atto liturgico di comunità. Di conseguenza, i gesti durante le celebrazioni dovrebbero sottolineare l'aspetto comunitario, evitando comportamenti che esprimano una devozione puramente personale.

Questo signore ha sollevato delle obiezioni, dichiarando di aver letto argomenti contro la comunione sulle mani sul web e su Radio Maria. Personalmente, nutro dei dubbi sulla veridicità delle affermazioni relative a Radio Maria, ma ritengo che, per quanto riguarda il web, il signore abbia riferito un fatto concreto, evidenziando così il potenziale di disinformazione che il web può diffondere, contro il quale ci impegniamo a lottare. Effettivamente, una ricerca sul web riguardo la pratica della comunione sulle mani mostra che diversi sacerdoti e persino alcuni vescovi e cardinali esprimono critiche verso questa pratica. Questi, in genere, fanno parte del mondo filo tradizionalista. Per rispetto cristiano non citerò nomi, ma è evidente che contribuiscono a creare disinformazione, polemiche e divisioni nella comunità cristiana.

C'è però chi va nella direzione opposta e cerca di parlare in modo intelligente e con buon senso. Mi riferisco all'ottimo sacerdote Don Stefano Buttinoni, il quale svolge il suo ministero principalmente nella Diocesi di Milano, con un focus particolare sulla pastorale giovanile e la disabilità. Nel video che allego, Don Stefano offre una riflessione equilibrata e intelligente sulla comunione sulla mano. Vi invito a seguire attentamente ciò che dice.


 Il video è stato suddiviso in quattro parti perché non era possibile caricarlo interamente.

                                                               Don Stefano prima parte

                                                               
                                                            Don Stefano seconda parte
                                                           
                                                                Don Stefano terza parte
                                                             

                                                              Don Stefano quarta parte


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