LA VERA ESSENZA DEL SACRAMENTO DELL' EUCARESTIA
L'Eucaristia, il sacramento centrale della fede cristiana, ci permette di rivivere la Pasqua di Cristo. Non solo facciamo memoria del sacrificio di Cristo, ma partecipiamo attivamente alla Sua vittoria sulla morte, celebrando la risurrezione e la vita nuova in Lui.
Durante la Messa, il sacerdote pronuncia le parole di Gesù all'Ultima Cena e invoca lo Spirito Santo sulle offerte di pane e vino, che diventano il Corpo e il Sangue di Cristo. Nella preghiera dell'Epiclesi, il sacerdote prega anche perché i partecipanti, ricevendo l'Eucaristia, siano uniti in un solo corpo.
La Messa è quindi un memoriale che rende presente l'unico sacrificio di Cristo sulla croce. Ogni celebrazione eucaristica permette ai fedeli di partecipare alla Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.
I fedeli partecipano attivamente al sacrificio di Cristo ricevendo l'Eucaristia, unendosi intimamente a Lui e tra di loro, formando un solo corpo. Questo rinnova e fortifica i fedeli nella loro vita cristiana. L'Eucaristia rafforza l'unità della Chiesa e la celebrazione del Mistero Pasquale è un momento di gioia e ringraziamento. La risurrezione di Cristo porta speranza e gioia nella vita dei fedeli, e non deve essere vissuta con mestizia.
Il Concilio Vaticano II ha messo un nuovo accento sul significato della Risurrezione nella Messa. Mentre in passato, secondo la teologia medioevale di Sant'Anselmo, la Passione e la Morte di Cristo erano viste come il focus principale, il Concilio ha enfatizzato che la Messa è una celebrazione del Mistero Pasquale nella sua totalità: Passione, Morte e Risurrezione.
La Risurrezione porta speranza e gioia ai fedeli, non solo sofferenza e sacrificio. Prima del Concilio Vaticano II, la Risurrezione era spesso considerata solo un effetto della divinità di Cristo. Con il Concilio, si è messo in luce che la Risurrezione è anche una causa efficiente nell'economia del Mistero Pasquale e della redenzione, essenziale tanto quanto la Passione e la Morte di Cristo. Questa visione ha permesso un bilanciamento migliore degli aspetti della Messa, facendo emergere la Risurrezione come fonte di nuova vita e redenzione.
Il Mistero Pasquale comprende tutta la vita di Gesù, dalle Sue opere di misericordia e insegnamenti alla Sua Passione, Morte e Risurrezione, e tutto si riattualizza nella santa Eucaristia. Ogni celebrazione eucaristica fa memoria di tutta la missione redentrice di Cristo, non solo di un singolo evento.
Tenendo presente tutto ciò, mi sembra riduttivo e meschino soffermarsi solo su aspetti secondari come il modo di ricevere la Comunione sulla lingua piuttosto che sulle mani, oppure altri dettagli secondari. Il Concilio Vaticano II ha recuperato l'aspetto pasquale dell'Eucaristia, che per rispondere alle eresie luterane era stato oscurato.
Le norme liturgiche sono al servizio della celebrazione e non devono diventare fini a se stesse. La liturgia deve essere vissuta come un'esperienza di gioia, ringraziamento e comunione, non solo come osservanza di regole. Concentrarsi solo sulle norme e regole rischia di far perdere di vista il vero senso della Messa.
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