OPINIONI ERETICHE RISCONTRATE NEL BLOG OSSERVATORIO
L'11 maggio 2008, giorno di Pentecoste, la Chiesa Cattolica ha approvato definitivamente, dopo un lungo iter, lo Statuto del Cammino Neocatecumenale. Pur non avendo valore dogmatico, rappresenta una decisione avallata dal Romano Pontefice. I partecipanti al blog "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità" hanno sempre rifiutato questa decisione della Chiesa, agendo come se non fosse mai stata presa, mettendone in dubbio la validità senza mai provare nulla e rifiutandosi ostinatamente di considerarla una realtà di fatto. A nostro modestissimo parere, questo rifiuto equivale a mettere in discussione l'autorità del Successore di Pietro e Vicario di Cristo, il che equivale a dubitare del dogma del primato petrino. Questo atto di disobbedienza e ribellione, secondo noi, costituisce l'espressione di opinioni eretiche di fatto. Un fedele cattolico non è tenuto a dare assenso solo al magistero cattolico irreformabile e riformabile o definitivo e definitorio. Non mi dilungo nella spiegazione di questi termini teologici per brevità, ma è assolutamente vero che deve dare assenso anche a tutte le decisioni del Santo Padre. Inoltre, deve accettare il magistero senza eccezioni e aderire anche alle decisioni del Sommo Pontefice, al quale è dovuta obbedienza filiale. L'autorità del Papa, definita dal dogma del primato petrino, è assoluta e immediata su tutte le Chiese, e pertanto un fedele cattolico è tenuto ad accettare sia il suo magistero, di qualunque genere, sia le sue decisioni.
L'autorità della Chiesa Cattolica e del Papa è un pilastro fondamentale della nostra fede. Ignorare l'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Neocatecumenale, secondo noi, significa rifiutare una decisione ufficiale della Chiesa, sancita dalla più alta autorità: il Papa. Questo non è solo un atto di disobbedienza, ma un rigetto del dogma del primato petrino, che riconosce il Papa come il successore di San Pietro e il capo supremo della Chiesa universale. Questo dogma, definito nel Concilio Vaticano I e ribadito nel Concilio Vaticano II, è un elemento essenziale della fede cattolica. Pertanto, respingere una decisione papale equivale a mettere in discussione l'autorità stessa del Papa, il che è eretico.
Inoltre, più di un partecipante al blog "Osservatorio" ha manifestato un rifiuto del Concilio Vaticano II e della riforma liturgica successiva, il che rappresenta una posizione eretica poiché l'accettazione del Vaticano II non è facoltativa. Sebbene sia un concilio pastorale e non dogmatico, le sue decisioni rappresentano l'espressione del Magistero della Chiesa e, come tali, richiedono l'assenso dei fedeli. Criticare il Concilio Vaticano II equivale a mettere in discussione l'autorità stessa della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha prodotto diverse Costituzioni Dogmatiche che contengono insegnamenti che richiedono l'assenso di tutti i fedeli. Il Concilio Vaticano II è considerato parte del magistero ordinario della Chiesa, ma ha anche elementi che rientrano nel magistero straordinario. Ricordiamo che il magistero ordinario comprende gli insegnamenti che sono presentati dalla Chiesa attraverso il Papa e i Vescovi nel loro insegnamento quotidiano. Anche se non tutti questi insegnamenti sono dichiarati infallibili, richiedono comunque l'assenso dei fedeli perché rappresentano la guida autorevole della Chiesa su questioni di fede e morale. Inoltre, il Concilio Vaticano II ha prodotto costituzioni dogmatiche come "Lumen Gentium" e "Dei Verbum", che contengono insegnamenti infallibili e dogmatici. Pertanto, i cattolici sono tenuti a dare il loro assenso sia al magistero ordinario che straordinario. Il rifiuto di questi insegnamenti rappresenta un atto di disobbedienza all'autorità della Chiesa e può essere considerato eretico.
La fedeltà alla Chiesa e al Papa è imprescindibile per mantenere l'unità della fede cattolica, e questo atteggiamento non è mai esistito sul blog "Osservatorio", che al contrario semina zizzania e divisione, ed esprime disprezzo nei confronti del Santo Padre Francesco e di tutti i Cardinali e Vescovi che apprezzano il Cammino Neocatecumenale. Dunque, oltre a esprimere opinioni teologicamente errate ed eretiche, il blog "Osservatorio" non esprime contenuti secondo le virtù teologali sanciti dalla fede cattolica. Purtroppo, anche membri del clero hanno atteggiamenti simili. Tra questi, citiamo Mons. Schneider, vescovo emerito di Karaganda, che ultimamente ha espresso opinioni molto negative nei confronti del Cammino Neocatecumenale, definendolo un "cavallo di Troia protestante". Premesso che il Cammino Neocatecumenale è stato approvato come "itinerario di formazione cattolica" prima da San Giovanni Paolo II attraverso l'Epistola "Ogniqualvolta" e poi più recentemente attraverso l'approvazione definitiva dello Statuto, ci piacerebbe capire chi avrebbe permesso, secondo Mons. Schneider, l'entrata di questo "Cavallo di Troia": Papa Giovanni Paolo II? Benedetto XVI? Se il prelato pensa questo, secondo noi manca di rispetto ai Papi che si sono succeduti negli ultimi cinquant'anni cadendo nello stesso errore del blog "Osservatorio".Speriamo vivamente in un suo ripensamento.
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