Un Angelus che ci chiama alla verità della fede
Oggi, durante l’Angelus, il Santo Padre Leone XIV ci ha donato parole che risuonano come un richiamo profondo e urgente. Un invito a riscoprire l’essenza della fede cristiana, lontano dalle apparenze e vicino al cuore di Dio.
“Cari fratelli e sorelle, la Chiesa e il mondo non hanno bisogno di persone che assolvono i doveri religiosi mostrando la loro fede come un’etichetta esteriore; hanno bisogno invece di operai desiderosi di lavorare il campo della missione, di discepoli innamorati che testimoniano il Regno di Dio ovunque si trovano. [...] Al primo posto, cioè, sta la relazione col Signore, coltivare il dialogo con Lui. Allora Egli ci renderà suoi operai e ci invierà nel campo del mondo come testimoni del suo Regno.”
Queste parole non sono solo un’esortazione spirituale, ma una diagnosi lucida del nostro tempo. Il Papa ci ricorda che la fede non è una maschera da indossare nei momenti opportuni, ma una relazione viva, quotidiana, personale con Cristo. È da lì che nasce ogni autentica testimonianza.
Da anni, chiediamo ai partecipanti del blog Osservatorio, in particolare a ByTripudio, una domanda semplice ma essenziale: qual è la tua esperienza con il Signore? Come si svolge il tuo dialogo con Lui? In quale momento della tua vita si manifesta l’incontro con Cristo?
Non cerchiamo polemiche, ma testimonianze. Non vogliamo scontri, ma racconti di fede. Eppure, nonostante le nostre ripetute richieste, non abbiamo mai ricevuto una risposta autentica. Solo attacchi, giudizi, calunnie. Non solo contro il Cammino Neocatecumenale, ma anche contro i Papi, il Concilio Vaticano II, i vescovi, i presbiteri e i laici che non rientrano nei loro schemi.
Questa reticenza a parlare della propria esperienza spirituale sembra rivelare un vuoto. Forse perché si considera la fede solo come dottrina, precetto, appartenenza ideologica. Ma senza un incontro personale con Cristo, senza una relazione viva con Lui, tutto questo rischia di diventare sterile, persino dannoso.
In un recente intervento, “ByTripudio” ha dichiarato erroneamente che Gesù non ha proclamato il kerygma, ma ha istituito i sacramenti. Secondo questa logica, l’annuncio del kerygma sarebbe in contrasto con il cattolicesimo. Tuttavia, questa affermazione è teologicamente infondata, poiché il primo a proclamare il kerygma è stato proprio Gesù, come riportato nel Vangelo:
Luca (4,18-21).
“Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore.”
Questo è il cuore del kerygma: l’annuncio della salvezza, della liberazione, della misericordia. È sorprendente che chi si proclama difensore della fede cattolica possa ignorare un fondamento così essenziale del Vangelo.
La fede autentica costruisce, non distrugge, chi ha davvero incontrato il Signore non può che vedere il bene negli altri, anche nei fratelli con cui non è d’accordo. Non si erge a giudice implacabile, non si rifugia nell’anonimato per colpire. Al contrario, chi ha Cristo nel cuore costruisce, non distrugge; consola, non accusa; testimonia, non condanna.
Il blog Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità appare oggi svuotato. L’ultimo thread, particolarmente offensivo, è stato rimosso più volte dal provider. Anche se viene ripubblicato, non riceve più commenti. È un segnale chiaro: chi semina divisione, alla lunga, raccoglie il silenzio.
Noi continueremo a segnalare contenuti diffamatori e a chiedere la rimozione definitiva di ciò che non costruisce, ma distrugge. Ma soprattutto, continueremo a testimoniare la bellezza di una fede vissuta, incarnata, gioiosa. Una fede che nasce dal dialogo con Dio e si traduce in amore per ogni fratello.
Che ciascuno di noi possa rispondere all’invito del Santo Padre: coltivare la relazione con il Signore, per diventare operai del suo Regno. Non spettatori, non critici, ma testimoni.
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