Tumore spirituale? No: itinerario ecclesiale approvato dalla Chiesa

Il triplice munus (insegnare, santificare, guidare) è il cuore della missione della Chiesa. Ma usarlo come clava per screditare tutto ciò che non rientra in uno schema personale è teologicamente scorretto e spiritualmente sterile. Il Magistero non lo ha mai fatto.

Il Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, nn. 4, 12, 26) afferma che lo Spirito distribuisce carismi per l’edificazione della Chiesa. Le realtà ecclesiali, come il Cammino Neocatecumenale, sono frutti di questa effusione. Non sono “sovrastrutture inutili”, ma strumenti di evangelizzazione e santificazione.

Il Cammino Neocatecumenale è stato riconosciuto ufficialmente dalla Santa Sede. Lo Statuto approvato nel 2008 dal Pontificio Consiglio per i Laici ne conferma la piena conformità alla dottrina cattolica. Le celebrazioni liturgiche sono autorizzate, sotto la guida di presbiteri e in comunione con i vescovi.

Accusare il Cammino di eresia, idolatria, scisma e “tumore spirituale” significa contraddire il giudizio della Chiesa. È una posizione ideologica, non ecclesiale. La Santa Sede ha discernuto, approvato e accompagnato il Cammino. Chi lo condanna in blocco si pone fuori dalla comunione ecclesiale.

Le accuse di ByTripudio sono un miscuglio di sarcasmo, disprezzo e disinformazione. Parlare di “cosplay”, “snack”, “insalatiere”, “pagnottone”, “comunioni sacrileghe” e “benedizioni sataniche” non è teologia: è fango. È un linguaggio indegno di chi si dice cattolico.

 Il Cammino ha generato migliaia di vocazioni sacerdotali, famiglie in missione, conversioni profonde, evangelizzazione in contesti ostili. Ha portato il Vangelo in periferie, carceri, terre di missione. I suoi frutti sono visibili e riconosciuti dalla Chiesa. Chi li nega mente.

Se ci sono abusi, vanno corretti. Se ci sono ferite, vanno ascoltate. Ma non si può condannare un intero itinerario ecclesiale sulla base di esperienze personali o giudizi soggettivi. La Chiesa è madre e maestra, non tribunale ideologico.

Il Cammino non è “una setta protestante-ebraica”, né “un cavallo di Troia”. È un itinerario cattolico, approvato dalla Chiesa, che propone una riscoperta del Battesimo e una catechesi graduale. Le accuse di scisma e idolatria sono false, calunniose e pericolose.

La fede cattolica è semplice, ma non semplificata. Dottrina, sacramenti e vita morale sono il cuore. Ma lo Spirito soffia dove vuole. I carismi, i movimenti, le espressioni comunitarie, se vissuti nella Chiesa, sono parte della sua missione. Chi li disprezza, disprezza l’azione dello Spirito.

Il Cammino Neocatecumenale, come ogni realtà ecclesiale, può essere oggetto di vigilanza e purificazione. Ma non di demonizzazione. La Chiesa ha già discernuto. Chi continua a diffamare, lo fa contro la verità, contro la comunione, e contro la carità.




Commenti

Osservatorio finito ha detto…
LE SOLITE IDIOZIE DEL BLOG MORIBONDO

Sul decadente blog degli "Osservatori" appare un commento che rappresenta l'idiozia pura di chi scrive. Un certo Marco descrive il Cammino Neocatecumenale in modo delirante, definendolo addirittura “cancro spirituale” e “setta”. Tali affermazioni, oltre a essere stupide e insensate, risultano offensive e prive di fondamento teologico e canonico. Il Cammino è stato riconosciuto dalla Santa Sede come itinerario di formazione cattolico, con statuti approvati nel 2008 e una prassi che, pur con limiti e necessità di vigilanza, ha prodotto frutti pastorali in molte diocesi del mondo. L’idea che “papi e vescovi stiano aspettando che il Cammino si estingua da solo” è un’altra assurdità, una proiezione personale non supportata dai fatti. I pontefici, da Giovanni Paolo II a Francesco, hanno manifestato apprezzamento per il Cammino, chiedendo comunque discernimento e rispetto delle strutture ecclesiali. Parlare di “idolatria” o “setta” dimostra una totale mancanza di comprensione della complessità ecclesiologica, riducendo il dibattito a semplici slogan. Gli eventi citati — il progetto Repara, la rimozione di O’Malley, gli incontri con parroci e vescovi — richiedono attenzione ma non rappresentano né una condanna ufficiale né un piano di smantellamento. La Chiesa agisce con prudenza, corregge dove necessario, ma non opera secondo logiche di epurazione o vendetta. Il riferimento alla Domus Jerusalem inc. e ai “sommovimenti di bassa magnitudo” è suggestivo, ma non prova nulla. La vita ecclesiale è fatta di tensioni, riforme e adattamenti. Interpretare ogni cambiamento come segno di una fine imminente è una lettura parziale e ideologica. In sintesi, si tratta solo di deliri e idiozie di basso livello.

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Anonimo ha detto…
Penso che chi nega così spudoratamente il discernimento della Chiesa sul cammino, che l'ha sempre definito come un frutto dello Spirito Santo, lo fa per un atto di superiorità verso la Chiesa, questi tali, che non riesco a immaginare cattolici, perché un cattolico dovrebbe avere rispetto e attenzione verso il Santo Padre e ciò che dice, si sentono superiori alla gerarchia ecclesiale e penso pure al Papa. Bisognerebbe ricordare a questi tali, non è solo by tripudio purtroppo, che il mandato di Gesù a Pietro in Mt 16, 19: <> non è scaduto. E non scade mai, se Pietro riconosce che il cammino Neocatecumenale è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa cattolica è così, ed è scritto anche in cielo. E dovrebbero sapere anche un'altra cosa molto importante, che attribuire al demonio un dono dello Spirito Santo è un peccato contro lo Spirito Santo, di quelli che non possono essere perdonati.
Fallacio Asino Vinicio
Anonimo ha detto…
il tale Marco è ormai uno dei pochi frequentatori del blog – ormai in stato moribondo – che ancora si impegna a scrivere qualcosa. È molto arrabbiato con il Cammino Neocatecumenale per ragioni familiari personali e sostiene di averlo frequentato per 30 anni. Tuttavia, viene da chiedersi se in tutto quel tempo non abbia semplicemente guardato fuori dalla finestra, perché, a giudicare da quello che scrive, quei 30 anni sembrano davvero sprecati: non dimostra affatto di essere un cristiano adulto.
I suoi commenti sono spesso sensazionalistici, complottisti, e soprattutto fantasiosi. Immagino che Tripudio si senta quasi obbligato a pubblicarli, altrimenti finirebbe per parlare da solo. A parte qualche raro caso psichiatrico che ogni tanto emerge, sembrano davvero arrivati alla frutta.
Sulla pagina Facebook gestita dall’acidissima Sarasilvy Salerno, da giorni esultano per una presunta "petizione" creata con Google Docs, dove bastava scrivere un nome qualunque e premere invio. Risultato? Hanno raccolto ben 70 firme. Ragazzi, fermi tutti: la cosa si fa seria! Mi immagino questa "petizione" arrivare in Vaticano con firme come Pippo, Pluto e Topolino...
A essere sinceri, ormai sembrano un gruppo di sbandati che fanno quasi pena. E mentre posso provare compassione per chi è stato realmente ferito da alcune persone interne al Cammino, cristianamente parlando diffido molto di quelli che dicono di non averlo mai frequentato eppure lo odiano con tale intensità. Se questi non sono falsi cristiani, allora chi? Giuseppe
Osservatorio finito ha detto…
Se i commenti di Marco possono essere definiti un cumulo di idiozie, quelli di ByTripudio sono pura spazzatura. Rispondo consapevole che mi legge, anche perché ormai sono l’unico a farlo, dato che perfino i suoi ex sodali lo hanno abbandonato. Tuttavia, mi rivolgo a lui con l’intento di stimolare una riflessione; so bene che è un’illusione, ma voglio comunque provarci. ByTripudio scrive con veemenza, attaccando sia il Concilio Vaticano II sia il Cammino Neocatecumenale. Lo stile è polemico, il tono sprezzante, e le accuse sono gravi: si parla di “setta eretica”, di “carnevalate liturgiche”, di “fumo di Satana” penetrato nella Chiesa. Si citano Paolo VI, padre Pio e monsignor Gherardini, ma spesso senza il dovuto rispetto né la corretta contestualizzazione. Di fronte a tali affermazioni, sento il dovere di intervenire. Non per difendere in modo acritico, ma per cercare di fare chiarezza con onestà intellettuale. Il Concilio Vaticano II non è stato una rivoluzione, bensì un aggiornamento. Giovanni XXIII lo chiarì perfettamente: “Il deposito della fede è una cosa; il modo con cui viene presentato è un’altra.” I documenti conciliari — Sacrosanctum Concilium, Lumen Gentium, Dei Verbum — affondano le loro radici nella Tradizione. Ad esempio, il canto gregoriano non è stato abolito, ma confermato come avente un “posto principale” nella liturgia (SC 116). Il Concilio ha promosso la partecipazione attiva dei fedeli, l’uso delle lingue vernacolari e la valorizzazione delle culture locali. Non ha distrutto, ma ha ampliato gli orizzonti. Per quanto riguarda il Cammino Neocatecumenale, esso è stato approvato dalla Santa Sede. Lo Statuto definitivo (2008) e il Direttorio Catechetico (2010) sono il risultato di un lungo discernimento ecclesiale. San Giovanni Paolo II lo definì “uno strumento valido per la nuova evangelizzazione,” mentre Papa Benedetto XVI lo riconobbe come “un dono dello Spirito.” È vero che sono state apportate alcune correzioni, soprattutto in ambito liturgico, ma ciò fa parte della vita della Chiesa, che corregge senza distruggere. Definire il Cammino una “setta idolatrica” non è solo teologicamente scorretto, ma anche pastoralmente irresponsabile. È necessario affrontare queste tematiche con rispetto, equilibrio e fedeltà alla verità.

Osservatorio finito ha detto…
ByTripudio cita Paolo VI, Padre Pio e Monsignor Gherardini, ma strumentalizzando queste figure. Mons. Gherardini ha auspicato un “discorso da fare” sul Concilio, senza però mai metterne in dubbio la validità. La sua critica è accademica, non ideologica. Paolo VI, quando parlò del “fumo di Satana”, non stava condannando il Concilio, ma le interpretazioni distorte che ne erano state fatte. Egli difese il Concilio con determinazione e impose la nuova liturgia come risultato di un lavoro collegiale. Usare le loro parole per giustificare condanne totali è scorretto e pericoloso. Padre Pio viene citato senza alcun fondamento e attribuendogli affermazioni false, il che è altamente scorretto e sacrilego. È falso che Padre Pio abbia parlato contro il Vaticano II, anzi è vero il contrario, come dimostrato recentemente da una sua lettera. Non è vero che Padre Pio chiese di fermare il Vaticano II o che si rifiutò di celebrare con il nuovo messale per ideologia o per un suo rifiuto. ByTripudio vive di bugie e mistificazioni.
Osservatorio finito ha detto…
ByTripudio presenta monsignor Marcel Lefebvre come un profeta incompreso o persino un santo perseguitato. Tuttavia, questa interpretazione tralascia un elemento fondamentale: Lefebvre scelse deliberatamente una strada di rottura. Con la consacrazione episcopale di quattro vescovi senza il mandato pontificio nel 1988, compì un atto gravemente lesivo della comunione ecclesiale, subendo la scomunica ipso facto da parte di papa Giovanni Paolo II. In questo contesto, Lefebvre non appare come un profeta, bensì come una sorta di nuovo Lutero: non tanto per le sue tesi teologiche, ma per la decisione di spezzare l’unità della Chiesa in nome di una presunta fedeltà. La Tradizione non si tutela attraverso la disobbedienza, ma attraverso la comunione. La vera riforma, infatti, emerge sempre dall’interno della Chiesa, mai in opposizione ad essa.

Anonimo ha detto…
Vero @Giuseppe, ormai quel gruppo fa solo ridere e mi immagino le risate che si son fatti in Vaticano alla vista di queste 70 "firme" di pseudonimi, contro oltre un milione di persone che attraverso il Cammino Neocatecumenale, seguono Cristo, scrutano la sua parola e desiderano fare la volontà di Dio.
Fallacio Asino Vinicio
Osservatorio finito ha detto…
La famosa "petizione" menzionata da Giuseppe segue altre lettere, presumibilmente anonime, inviate qua e là da questi denigratori del Cammino Neocatecumenale, sempre ignorate. Potrei scrivere un libro su questo argomento: le lettere anonime inviate in ogni dove, i tentativi di screditare il Cammino anche di persona. Ricordo un episodio in cui una partecipante al blog "Osservatorio" disse che sarebbe andata dal proprio vescovo a lamentarsi del Cammino. Le sconsigliai di farlo, dicendole che il vescovo non l’avrebbe ascoltata. Lei stessa, in seguito, ammise che il vescovo non solo non l’aveva ascoltata, ma l’aveva anche mandata via. Un’altra volta, sul blog "Osservatorio", si parlava di rivolgersi all’associazione consumatori. Immagino la reazione di Rosario Trefiletti, il presidente, leggendo una lettera contro il Cammino. Il paradosso è che questi denigratori anonimi furono invitati dal tribunale ecclesiastico, che sta portando avanti la causa di beatificazione di Carmen, a presentare eventuali motivi contrari alla canonizzazione. Non si presentarono per paura di essere identificati, consapevoli che ciò che fanno o facevano è del tutto illegale e diffamatorio. Il blog "Osservatorio" ormai è un ectoplasma, un cadavere che ByTripudio si ostina a mantenere in vita, ma che non interessa più nemmeno a chi detesta il Cammino. Sono ridicoli!!!La pagina Facebock poi è ancora più ridicola e patetica.
Osservatorio finito ha detto…
MESSAGGIO PER BYTRIPUDIO CHE CI LEGGE BENISSIMO ANCHE SE FA IL FINTO TONTO

Caro By Tripudio,

leggendo il tuo intervento, mi colpisce il modo in cui sembra attribuire agli scritti di padre Zoffoli un'autorità quasi dogmatica, come se potessero sostituire o superare il giudizio della Chiesa. È vero che padre Zoffoli fu un sacerdote appassionato, e le sue analisi meritano rispetto. Ma non possiamo dimenticare che le sue posizioni, per quanto argomentate, restano opinioni personali. Non sono magistero, non sono il Vangelo, e non possono essere usate come metro unico per giudicare un cammino ecclesiale. Mi chiedo: dove sei stato, By Tripudio, in tutti questi anni? Ti sei fermato a padre Zoffoli, come se il tempo si fosse congelato lì. Ma la Chiesa ha continuato a discernere, a correggere, a vigilare. Le critiche di Zoffoli, per quanto sincere, sono state superate da ciò che la Chiesa ha stabilito nel tempo, con pazienza e responsabilità. Continuare a citare solo lui, ignorando tutto il cammino ecclesiale successivo, non è fedeltà alla verità: è selettività ideologica. La fedeltà alla Chiesa non si misura con la quantità di articoli stampati, ma con la capacità di restare in comunione, anche quando si sollevano dubbi. E questo vale per tutti, anche per chi – come Zoffoli – ha avuto il coraggio di porre domande. Ma le domande non sono risposte definitive. E la Chiesa, nella sua sapienza, ha già risposto.

Vai avanti, padre Zoffoli appartiene al passato e acqua passata non macina grano.

Osservatorio finito ha detto…
ByTripudio scrive:

"Posso aggiungere che tutto il tempo che ho investito su questo blog (e altrove) a gettar luce sul neocatecumenalismo mi è stato "ripagato" dal Signore in maniere completamente imprevedibili. E suppongo che chiunque altro abbia speso del tempo - anche per una sola pagina o un solo commento, o anche per una sola telefonata per far rinsavire chi è incatenato dalle catene kikolatriche - riceverà altrettanto "centuplo".
Come abbiamo sempre fatto notare, per "criticare il Cammino" è sufficiente ribadire le verità di fede; per "infangare il Cammino" è sufficiente prendere sul serio la Tradizione e il Magistero; per "denigrare il Cammino" è sufficiente considerare la vita e le opere dei santi... e persino gli atei con un minimo di cervello si accorgono che il Cammino è una setta".

Qui si evidenzia tutta la cecità di questa persona, che afferma di aver avuto un ritorno per tutto il tempo trascorso qui. In che modo, ci chiediamo? A noi sembra che abbia solo sprecato il suo tempo. Non ha fatto luce su nulla: il Cammino Neocatecumenale è stato approvato, sostenuto, si espande ed è in piena attività, mentre il tuo blog è in declino, poco seguito, con pochissimi interventi ed è spesso rimosso da Google per comportamenti illeciti. Quale luce hai portato? Quella del demonio, di Satana!
Osservatorio finito ha detto…
ByTripudio non vuole ammettere che il suo blog è stato ed è tuttora solo una perdita di tempo. Chi crede alle fandonie che diffonde lo fa perché vuole, visto che pubblica notizie infondate e illazioni senza sostanza. Sono state numerose le fake news di ByTripudio, come l'annuncio del 2008 in cui sosteneva che Papa BXVI non avrebbe approvato lo Statuto, nonostante fosse stato informato anche della data, affermando di averlo letto sul sito della conferenza episcopale giapponese. Oppure la storia di Padre Pio che avrebbe definito Kiko e Carmen falsi profeti, modificando più volte la versione e risultando ridicolo. Ma la prova definitiva è perché non si è presentato al tribunale diocesano che sta promuovendo la canonizzazione di Carmen per testimoniare contro? Cosa teme? Perché tiene così tanto a restare anonimo? Cosa nasconde?Per me è solo un ciarlatano, un bugiardo che mente da decenni ecco perchè si nasconde.

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