CRISTO VIA, VERITA', VITA!
Il Cammino Neocatecumenale è uno dei tanti itinerari di fede proposti dalla Chiesa Cattolica per avvicinare le persone a Dio. Non ho mai creduto, né sentito dai membri o catechisti del Cammino con cui ho interagito negli anni, che esso sia l'unico modo per incontrare Dio. Non mi è mai stato comunicato che lasciare il Cammino sia peccaminoso o che comporti maledizioni o punizioni divine.
L'adesione al Cammino Neocatecumenale è basata sulla libera scelta e sulla libertà donata da Dio; partecipare al Cammino rappresenta una chiamata specifica all'interno della vocazione universale all'appartenenza alla Chiesa Cattolica e al popolo di Dio, realizzata attraverso il battesimo e gli altri sacramenti. Tale chiamata specifica, ossia la partecipazione al Cammino, non si addice a tutti, anche se il Cammino non è precluso a nessuno né implica che chi vi partecipa sia superiore. Non implica neanche che chi lo abbandona vada considerato un "traditore", cosa che non è mai avvenuta nella mia esperienza personale.
Credo che non sia chiaro a tutti che il Cammino Neocatecumenale è una realtà nuova nella Chiesa. Grazie a Dio, uno dei due iniziatori è ancora vivente, mentre Carmen è già stata accolta in cielo. Pertanto, il Cammino è ancora in una fase fondazionale, come evidenziato qualche anno fa da Papa Francesco. Come ogni altra nuova realtà nata nella Chiesa, ha una radicalità e vitalità che talvolta si esprimono in modi forti e appassionati, frutto dell'entusiasmo di un'istituzione in crescita e del suo iniziatore. Questi atteggiamenti possono sembrare forse esagerati a qualcuno, rasentando l'eccesso. Tuttavia, come accadde per l'ardore iniziale del movimento francescano, anche questi tratti tendono a moderarsi nel tempo e a integrarsi maggiormente nel corpo della Chiesa.
Nella mia esperienza, ho osservato che molti di coloro che abbandonano il Cammino tendono anche a lasciare la parrocchia, la vita cristiana e i sacramenti. Non si può fare di tutta l'erba un fascio, poiché non è così per tutti, ma per un certo numero di persone si verifica questa situazione. Non è semplice individuare le motivazioni di scelte così personali e non si intende giudicare chi decide di allontanarsi da questa realtà ecclesiale. Tuttavia, una possibile causa potrebbe essere che chi è abituato alle relazioni intime di una piccola comunità non ritrova la stessa vicinanza nella parrocchia, dove i legami sono spesso più superficiali e meno intensi.
Bisogna anche considerare che, come sottolineato da numerosi documenti ecclesiali, la parrocchia sta attraversando una profonda crisi e, purtroppo, offre poco in termini di comunione. Spesso poi , i difetti lamentati nelle Comunità Neocatecumenali all'interno della parrocchia risultano più evidenti e pronunciati a causa delle sue dimensioni maggiori. Se nelle comunità neocatecumenali emergono conflittualità, protagonismo e altri difetti umani, questi stessi difetti sono presenti in misura maggiore nelle parrocchie, rendendo difficile l'integrazione, anche a causa della tendenza di molte parrocchie a formare purtroppo circoli chiusi ed elitari.
È importante sottolineare che non siamo "critici" o "odiatori" delle parrocchie, le quali consideriamo fondamentali, ma discutiamo soltanto di una realtà che conosciamo profondamente attraverso la frequentazione quotidiana.
Sarei interessato a sapere quale esperienza di fede hanno vissuto coloro che hanno abbandonato il Cammino Neocatecumenale per poi sparlare su un blog, e quali siano stati i risultati di tale scelta.
Vorrei comprendere quali sono stati e continuano ad essere i frutti spirituali di trascorrere anni su un blog a denigrare, calunniare e diffamare?
Commenti
Fallacio Asino Vinicio
Fallacio Asino Vinicio
C'E' UNA SOLA PAROLA PER VOI VERGOGNA!!