LETTERA APERTA A MONS. ATHANASIUS SCHNEIDER
Eccellenza Reverendissima,
siamo certi che il suo amore per la Chiesa sia autentico, e per questo desideriamo rispettosamente sottolineare che tale amore potrebbe essere meglio espresso attraverso un dialogo costruttivo piuttosto che con critiche dure. Siamo convinti che un vescovo, come pastore della Chiesa, abbia il prezioso compito di promuovere l'unità all'interno della Chiesa e sostenere la comunione con il Papa. Evitando divisioni e dubbi che minano la coesione e la comunione.
Mi rivolgo a lei con il massimo rispetto e con il desiderio di aprire un dialogo costruttivo riguardo alle sue recenti dichiarazioni sul Cammino Neocatecumenale. Come membro della Chiesa Cattolica, sento il dovere di condividere alcune riflessioni che spero possano chiarire e arricchire la discussione.
Innanzitutto, desidero sottolineare l'importanza che il Cammino Neocatecumenale ha avuto nella vita di molti fedeli. Questa iniziativa di evangelizzazione ha contribuito a rafforzare la fede, a creare legami profondi con la Chiesa Cattolica e a promuovere una vita cristiana più autentica e consapevole.
Comprendo che possano esserci punti di vista diversi riguardo a metodi e prassi del Cammino. Tuttavia, è fondamentale che tali discussioni avvengano nel rispetto reciproco e nella ricerca della verità e dell'unità all'interno della Chiesa. Le sue affermazioni hanno suscitato perplessità tra molti membri della comunità cattolica, ed è per questo che le chiedo di riflettere sulle sue dichiarazioni.
In particolare, desidero affrontare l'accusa cui il Cammino Neocatecumenale sarebbe un "cavallo di Troia protestante". Tale affermazione è infondata e non corrisponde a quanto la Chiesa ha approvato e definito riguardo questa realtà ecclesiale. Definire il Cammino come un "cavallo Troia protestante" implica affermare che esso introduca subdolamente dottrine prassi protestanti all'interno della Chiesa Cattolica. Tuttavia, ricordo che il Cammino è riconosciuto dalla Santa Sede e opera in comunione con essa, dimostrando un forte impegno per la dottrina e la liturgia cattoliche. Tra i riconoscimenti più significativi vi sono quelli di Papa Paolo VI, l'epistola "Ogniqualvolta" di San Giovanni Paolo II, nella quale egli ha riconosciuto il Cammino come itinerario di formazione cattolica, e i discorsi di Benedetto XVI e Papa Francesco, che hanno tutti espresso apprezzamento per il Cammino e il suo contributo alla Chiesa..
Desidero anche chiarire che l'Eucarestia del sabato sera, celebrata dalle comunità del Cammino Neocatecumenale, è presieduta da un prete cattolico validamente ordinato e segue il rito romano approvato da Papa Paolo VI, con piccolissimi adattamenti. Vorremmo chiarire che rito non ha nulla in comune con la cena protestante, presieduta da un pastore laico, poiché i protestanti non hanno conservato né la successione apostolica né il sacerdozio ministeriale.
Inoltre, abbiamo la garanzia dell'ortodossia del Cammino Neocatecumenale grazie a una attenta analisi della Chiesa, terminata con l'approvazione dello Statuto. Questo processo ha assicurato che tutte le pratiche e gli insegnamenti del Cammino siano in piena conformità con la dottrina cattolica. Anche le catechesi del Cammino, dette direttorio catechistico, sono state attentamente esaminate, emendate e riconosciute, garantendo così che siano al riparo da qualsiasi errore teologico o affinità con le dottrine protestanti.
Non è possibile ipotizzare che tre Papi e tanti vescovi abbiano commesso un errore tanto madornale da approvare un "cavallo di Troia protestante" all'interno della Chiesa. Confido che, con il suo contributo e la sua guida pastorale, si possa costruire un ponte di comprensione e collaborazione che rafforzi l'unità della nostra Chiesa.
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Con rispetto e preghiera.
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Commenti
Fallacio Asino Vinicio
La mia non e' sfida ma solo un punto di riflessione, ho fatto parte del cammino per 13 anni...
PS: dite che gli osservatori perdevano il tempo su quel blog, ma voi fate lo stesso in questo. E mentite a continuazione, tutto sto blog e' pieno di frottole. Nemmeno una critica sapete ricevere, perche voi vi sentite i prescelti...