Perché affidare le ferite a un blog anticattolico?

Caro Anonimo che hai scritto il 13 novembre 2025 alle ore 20:05 sul blog Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale,

ho letto le tue parole: “Grazie per questo blog che mi ha aiutato tantissimo a superare molti sensi di colpa per aver lasciato il Cammino. Porto ancora le ferite.”

Vorrei rivolgermi a te con sincerità. Mi domando quale sia il senso di affidare le tue ferite a un blog come l’Osservatorio, invece di cercare un’alternativa viva e autentica dentro la Chiesa Cattolica. Perché scegliere uno spazio che si è più volte macchiato di comportamenti illegali — violazioni della privacy, diffusione di documenti riservati, violazione del copyright dei fascicoli delle convivenze — invece di dedicarti a una realtà ecclesiale che può davvero accoglierti e accompagnarti?

Conosco persone che hanno lasciato il Cammino serenamente, continuando la loro vita nella parrocchia o trovando nuove realtà ecclesiali. Nessuno di loro ha avuto bisogno di unirsi a blog che diffamano, che si comportano illegalmente e che si pongono come nemici del Vaticano II, del Papa e della riforma liturgica. Per questo non comprendo bene di quali sensi di colpa tu parli, e vorrei capirlo meglio. Ma permettimi di dirti che scrivendo su un blog come l’Osservatorio rischi di portare con te ancora più pesi, perché quel blog è anticattolico, antipapa, elogia sacerdoti sospesi a divinis come Leonardo Pompei, disprezza il Vaticano II e la Messa di Paolo VI, e usa toni sprezzanti che non aiutano a guarire le ferite.

La vera libertà e la vera pace non si trovano in spazi che alimentano divisione e disprezzo, ma nella comunione della Chiesa, che rimane sempre aperta a chi cerca riconciliazione e pace. Se davvero vuoi superare i sensi di colpa e le ferite, non li guarirai in un blog che vive di polemica e di odio, ma nella vita ecclesiale, nella preghiera, nella liturgia e nella comunità che accoglie.

Scrivere su un blog anticattolico non ti libererà, ma rischia di imprigionarti ancora di più nei sensi di colpa. La Chiesa, invece, ti offre sempre una via di riconciliazione.



Commenti

Anonimo ha detto…
È una domanda che mi sono posto spesso anch’io. È facile intuire che ciò che spinge alcuni fuoriusciti sia rabbia e risentimento: screditando la realtà in cui hanno vissuto per anni, forse cercano di giustificare se stessi. Anche nella mia comunità ci sono fratelli che, per un motivo o per un altro, nel corso degli anni hanno deciso di lasciare, ma direi sempre in maniera serena. Alcuni continuano a vivere la realtà parrocchiale, altri si sono avvicinati di più al mondo esterno. Fortunatamente, nessuno se n’è mai andato sbattendo la porta.
Mi addolorerebbe molto sapere che un fratello, con cui abbiamo condiviso tanti anni e tanti momenti felici, parli male della comunità su un blog anonimo. Osservando anche i commenti che spesso compaiono, credo sempre più che molti soffrano di qualche disagio psicologico, mentre altri siano semplicemente molto arrabbiati per dinamiche che riguardano più l’aspetto umano e relazionale che la fede. È una cosa che dispiace davvero. Giuseppe
Osservatorio finito ha detto…
Per quanto sia lecito lasciare il Cammino Neocatecumenale, visto che la partecipazione è libera, mi chiedo cosa si trovi una volta usciti. Le parrocchie non sono certo un paradiso in terra: chi le vive sa bene che anche nelle comunità parrocchiali esistono comportamenti sbagliati, errori, invidie, gelosie e cattiveria. La comunità perfetta non esiste da nessuna parte, quindi dovremmo forse abbandonare la Chiesa?
Osservatorio finito ha detto…
Mi chiedo che senso abbia, per chi ha scritto l’intervento sul blog Osservatorio, rifugiarsi in un sito illegale, più volte bloccato da Google, implicato in reati penali e civili, che attacca il Concilio Vaticano II, la riforma liturgica post-conciliare, i Papi e i vescovi solo perché sostengono o promuovono il Cammino, diffondendo falsità e informazioni tendenziose. È un comportamento illogico: se ci sono stati errori da parte di membri del Cammino Neocatecumenale, la soluzione non è seguire il blog “Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità” e unirsi a chi ogni giorno mostra atteggiamenti contrari alla fede e alla morale cattolica. Non tutti si trovano bene nel Cammino Neocatecumenale, ma ciò non significa condannare un’intera realtà o sperare nella sua fine, combattendola con calunnie e diffamazioni. Questo è un atteggiamento non cattolico, che i partecipanti cercano ipocritamente di giustificare parlando di verità e giustizia, ma queste non si perseguono con menzogne e infangando.
Osservatorio finito ha detto…
Se dovessimo scegliere di frequentare le comunità parrocchiali in base alla qualità morale del clero e dei membri, ce ne andremmo subito, non perché ci sentiamo migliori o vogliamo giudicare qualcuno. Conosco bene l’ambiente della parrocchia, la frequento quasi ogni giorno e vi trovo tutte le fragilità umane, difetti e storture. Se ragionassimo come chi ha scritto quel commento, dovremmo usare questo blog per attaccare parrocchiani, parroco e sacerdoti, per poi abbandonare la Chiesa. Ma questo è impensabile. Le storture e le miserie umane che l’anonimo commentatore dice di aver visto nelle comunità neocatecumenali si trovano in qualsiasi altro gruppo, movimento o parrocchia, perché non è questione di Cammino, movimento o parrocchia, ma del cuore dell’uomo, dominato dal peccato, che porta con sé ovunque il proprio peccato.
Anonimo ha detto…
Ascoltare, mai? Se i fratelli se ne vanno addolorati, forse non erano tanto felici i momenti felici? Forse che stavi bene solo tu e contento tu contenti tutti? Ma siete così, ne sapete voi di più, della vita di gente che neppure conoscete. O siete bugiardi o siete qualcosa di peggio.
Anonimo ha detto…
La parrocchia va riformata e il Cammino va chiuso. Tutti sono chiamati a fare un cammino e questo cammino deve essere parrocchiale. Non esiste un "cammino che non è per tutti", a ciascuno il suo percorso, in parrocchia. Non esistono "il sale" da una parte e "i salati" dall'altra, questo è un concetto intrinsecamente e gravemente pervertito sotto molti aspetti. Tutti sono chiamati e sta a ciascuno rispondere e ad assumersi la responsabilità della propria risposta. "La cricca di quelli che ci credono veramente" è stata, è, e sempre sarà una perversione della vita parrocchiale. Speriamo che si esaurisca presto la febbre da setta salvatrice del mondo. Il Cammino, Scientology, i fanatici di Osho, e tutte le altre sette hanno in comune il sentimento di essere il sale della terra e di salvare il mondo. Sono degli usurpatori presuntuosi né più né meno perché il sale della terra sono i Vescovi della Santa Chiesa Cattolica Romana e la parrocchia deve essere l'ambiente privilegiato e principale del cammino. Senza gli schiamazzi del pollaio neocatecumenale, che fanno fuggire i fedeli, letteralmente, né di altre associazioni auto-finalizzate, che tutto inventano e tutto cercano tranne che la formazione e la fortificazione nella vita cattolica. Cattolica, non eretica. Se non ascoltate fa niente, di voi si dice questo che lo ascoltiate o no. Non potete evitarlo. Non potete impedirlo. Il Cammino Neocatecumenale finirà.
Osservatorio finito ha detto…
@Anonimo del 24 novembre 2025 ore 12

Caro anonimo, il Cammino Neocatecumenale è una realtà parrocchiale e non capisco perché tu dica il contrario, anche se è chiaro che non tutti sono chiamati a farne parte. Definire il Cammino come “setta” o “pollaio” non è una critica, ma un insulto gratuito. Liquidarlo come una perversione significa ignorarne la storia e il riconoscimento ufficiale ricevuto dalla Chiesa. Non si tratta di un gruppo improvvisato, ma di un itinerario approvato da Papi e vescovi, che ha aiutato migliaia di persone a riscoprire la fede e a tornare ai sacramenti. Dire che “il Cammino deve finire” è un giudizio arrogante e superficiale: nessuno ha l’autorità di cancellare ciò che la Chiesa ha accolto e sostenuto. Certo, come in ogni realtà ecclesiale ci sono limiti, ma confondere le fragilità umane con la natura del Cammino è un errore. Chi usa espressioni come “usurpatori presuntuosi” non difende la parrocchia, ma alimenta divisione e disprezzo. La vera riforma nasce dal confronto leale e dalla conversione personale, non dall’odio o dal desiderio di distruggere. Attaccare un’esperienza ecclesiale riconosciuta significa non lottare per la Chiesa, ma contro di essa.
Osservatorio finito ha detto…
Sono anni che si dice che il Cammino debba finire e finirà, ma è ancora vivo e vegeto; sarà Dio, non certo gli uomini, a stabilire quando e se dovrà concludersi. Del resto, tutto ha una fine, nulla è eterno. Anche molte parrocchie stanno chiudendo ogni anno per mancanza di preti e clero. Forse il Cammino finirà, ma sta scomparendo anche un certo tipo di parrocchia, non perché sia in opposizione al Cammino, ma perché sta cambiando un certo modello di Chiesa. La parrocchia è in profonda crisi: al suo interno si trova di tutto, ma raramente cristiani adulti, e lo dico con cognizione di causa. Direi quasi “meno male” se tanti si allontanano per i comportamenti sbagliati di preti e parrocchiani; i difetti che si notano nelle comunità sono amplificati nella parrocchia, essendo più grande. Che la parrocchia stia finendo non lo affermo io: basta leggere l’annuario pontificio. E non è che ne sia contento. Il problema delle parrocchie non è il Cammino, ma i cristiani che vivono in modo mondano, come diceva Papa Francesco, e come scrive chi gestisce il blog Osservatorio, che non è un blog cattolico.
Osservatorio finito ha detto…
Il Cammino non è presente in tutte le parrocchie, ma se ti informi vedrai che ogni anno alcune chiudono o vengono accorpate. Il Cammino, insieme a poche altre realtà, è ciò che rimane di vivo nella Chiesa, mentre il resto è decadente e vicino alla fine. Stanno scomparendo molti ordini religiosi, chiudono conventi e parrocchie, che spesso vengono vendute. Questa è la realtà, e la colpa non è certo del Cammino o del Concilio Vaticano II, ma del fatto che non si è evangelizzato. La Chiesa, per paura di cambiare, è rimasta ancorata alla sua pastorale sacramentale, che ormai non basta più: la gente è indifferente ai sacramenti e alla parrocchia.
Osservatorio finito ha detto…
Anoimimo scrive:"Ascoltare, mai? Se i fratelli se ne vanno addolorati, forse non erano tanto felici i momenti felici? Forse che stavi bene solo tu e contento tu contenti tutti? Ma siete così, ne sapete voi di più, della vita di gente che neppure conoscete. O siete bugiardi o siete qualcosa di peggio.

Chi sta nel Cammino ed è addolorato fa bene ad andarsene, perché il Cammino è pensato per la felicità delle persone, non per la loro infelicità. Tuttavia, chi se ne va rappresenta una piccola parte di coloro che entrano, quindi dire che tutti soffrono è una generalizzazione. Nelle Comunità c’è anche chi si trova bene, e non capisco perché dichiararlo significhi essere considerati bugiardi. Chi garantisce che chi se ne va dica sempre la verità? Non pretendiamo di insegnare nulla a nessuno, ma chi lascia non dovrebbe avere la presunzione di giudicare chi resta o di condannare una realtà ecclesiale. Un punto di vista personale non può diventare verità assoluta. Come già detto, non tutti sono chiamati a fare il Cammino o a proseguirlo per tutta la vita: è una chiamata nella chiamata, e non tutti sono adatti. Questo non significa che chi vi rimane sia migliore o superiore. Chi ha sofferto per errori di membri del Cammino merita rispetto, ma ciò non autorizza a desiderare la fine del Cammino. Anche perché, nelle parrocchie o in altre realtà ecclesiali, non si trovano necessariamente persone più sante: siamo tutti peccatori.
Osservatorio finito ha detto…
A proposito delle parrocchie, invito l'anonimo commentatore a consultare i dati ufficiali dell’Annuario Pontificio, che non sono le solite sciocchezze o le illazioni che ripetete sul vostro blog.

Ecco la fonte primaria: i dati sulle parrocchie italiane vengono dall’**📖 Annuario Pontificio e dall’Annuarium Statisticum Ecclesiae, pubblicazioni ufficiali della Santa Sede che ogni anno aggiornano il numero di diocesi, parrocchie e sacerdoti. Secondo l’ultima edizione (2025), in Italia le parrocchie sono circa 25.474, contro le 25.677 del 2001, con una riduzione complessiva di 203 parrocchie in poco più di vent’anni.

Andamento delle chiusure
- 2001–2024: -203 parrocchie (media di circa 9 all’anno, ma con forti oscillazioni).
- Ultimi 6 anni: -105 parrocchie (media di 17,5 all’anno).
- 2021 anno critico, con 50 chiusure e solo 6 nuove aperture.
- 2024 saldo negativo di -14 (20 chiusure e 6 nuove aperture).

-Perché chiudono le parrocchie
-Calano i sacerdoti**: dai 38.209 del 1990 ai circa 32.000 di oggi.
- Vocazioni in crisi**: meno seminaristi e ordinazioni.
- Accorpamenti pastorali**: molte chiusure sono fusioni amministrative, non demolizioni.
- Fedeli praticanti in diminuzione: meno partecipazione alla vita parrocchiale.

-Fonti dirette
- [Annuario Pontificio 2025 – Osservatore Romano](https://www.osservatoreromano.va/it/news/2025-03/quo-064/aumentano-i-cattolici-nel-mondo-sono-un-miliardo-e-406-milioni.html)
- [Statistiche CEI su diocesi e parrocchie](https://www.chiesacattolica.it/annuario-cei/regioni-diocesi-e-parrocchie/)
- [Vatican News – dati ufficiali 2025](https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2025-03/annuario-pontificio-2025-e-annuarium-statisticum-ecclesiae-2023.html)

Caro blog Osservatorio, e voi commentatori che intervenite qui, potete raccontare tutte le favole che volete, ma la realtà è quella mostrata dai dati. È evidente che il modello di parrocchia che conosciamo oggi è in piena crisi e molte persone si allontanano. Non lo dico perché mi faccia piacere che le parrocchie scompaiano.
Osservatorio finito ha detto…
Ecco alcuni dati tratti dal sito del Cammino Neocatecumenale ma cnfermati dalla Chiesa Cattolica:


- Presenza mondiale:
- Circa 21.300 comunità.
- Diffuse in 134 nazioni.
- Attive in oltre 6.000 parrocchie.
- Circa 120 seminari missionari Redemptoris Mater.
- Stima di oltre 1 milione di membri.

Dati ufficiali dal Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita (Santa Sede)
Fonte: [Laity Family Life – repertorio ufficiale](https://www.laityfamilylife.va/content/laityfamilylife/it/associazioni-e-movimenti/repertorio/cammino-neocatecumenale.html)
- Identità canonica: non è un’associazione di fedeli, ma un itinerario di iniziazione cristiana riconosciuto dalla Santa Sede.
- Struttura: si attua nelle diocesi sotto la giurisdizione del vescovo, con équipe responsabili internazionali.
- Finalità: portare gradualmente i fedeli all’intimità con Cristo e promuovere missioni ad gentes.

Dati ufficiali da Vatican News
Fonte: [Vatican News – udienza a Kiko Argüello, giugno 2025](https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-06/udienza-papa-leonexiv-cammino-neocatecumenale.html)
- Presenza attuale: il Cammino è diffuso in 138 paesi.
- Seminari Redemptoris Mater: oltre 100 seminari attivi nei cinque continenti.
- Vocazioni: molti seminaristi in formazione per diventare presbiteri.
- Missione: forte impronta missionaria, con famiglie itineranti inviate nelle zone più povere e difficili del mondo.

Sintesi dei dati ufficiali
- Comunità: 21.300 (dato ufficiale del Cammino).
- Paesi: 134 (sito ufficiale) – 138 (dato aggiornato Vatican News 2025).
- Parrocchie: oltre 6.000.
- Seminari Redemptoris Mater circa 120 (sito ufficiale) – oltre 100 attivi (Vatican News).
- Membri: oltre 1 milione.
- Vocazioni: migliaia di seminaristi e nuove disponibilità vocazionali ogni anno.

-Questi sono i dati ufficiali e verificati: Sono numeri globali diffusi dal Cammino e confermati dalla Santa Sede.

Il blog Osservatorio e altri detrattori affermano da anni che il Cammino è finito, che sta finendo ma non presentano mai alcun dato.Li invito a smentire i dati che pubblico.
Osservatorio finito ha detto…
Gli ordini religiosi che registrano il calo più forte di vocazioni, secondo i dati ufficiali dell’*Annuario Pontificio 2025* e del *Rapporto Fides 2025, sono soprattutto gli ordini storici in Europa e America, in particolare le congregazioni femminili di vita contemplativa ed educativa.

Ordini e aree con maggiore calo
-Congregazioni femminili storiche (suore di clausura, educative, assistenziali)
- In Europa si è registrata la perdita di circa 7.300 religiose in un solo anno.
- In America il calo è stato di circa 4.000 religiose.
- Questi ordini, molto numerosi nel Novecento, oggi soffrono per l’età avanzata delle religiose e la mancanza di nuove vocazioni.

- Ordini maschili tradizionali (gesuiti, francescani, domenicani, benedettini)**
- In Europa e America hanno meno ingressi nei seminari e noviziati.
- I religiosi maschi nel mondo sono scesi di oltre 600 unità, con la flessione concentrata soprattutto in Europa.

- Seminaristi diocesani e religiosi
- A livello globale i candidati al sacerdozio sono passati da 108.481 nel 2022 a 106.495 nel 2023, con un calo del 1,8%.
- La diminuzione riguarda tutti i continenti tranne l’Africa, dove invece si registra un aumento.

Dove invece crescono
- Africa: +1.451 sacerdoti e +1.800 religiose in un anno.
- Asia: +1.145 sacerdoti, con nuove vocazioni soprattutto in congregazioni missionarie.
- Seminari Redemptoris Mater (Cammino Neocatecumenale): continuano a fornire nuove vocazioni missionarie, soprattutto in Africa e America Latina.

-Sintesi
- Più calo: ordini storici europei e americani, soprattutto femminili di vita contemplativa ed educativa.
- Moderato calo: ordini maschili tradizionali in Europa e America.
- Crescita: ordini missionari e congregazioni in Africa e Asia.

--Fonti ufficiali:
- [Rapporto Fides 2025 – Vatican News](https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2025-10/chiesa-cristiani-religione-mondo.html)
- [Annuario Pontificio 2025 e Annuarium Statisticum Ecclesiae 2023 – EWTN/ACI Stampa](https://ewtn.it/2025/03/21/annuario-pontificio-2025-crescita-cattolici/)

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