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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Tumore spirituale? No: itinerario ecclesiale approvato dalla Chiesa

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Il triplice munus (insegnare, santificare, guidare) è il cuore della missione della Chiesa. Ma usarlo come clava per screditare tutto ciò che non rientra in uno schema personale è teologicamente scorretto e spiritualmente sterile. Il Magistero non lo ha mai fatto. Il Concilio Vaticano II ( Lumen Gentium , nn. 4, 12, 26) afferma che lo Spirito distribuisce carismi per l’edificazione della Chiesa. Le realtà ecclesiali, come il Cammino Neocatecumenale, sono frutti di questa effusione. Non sono “sovrastrutture inutili”, ma strumenti di evangelizzazione e santificazione. Il Cammino Neocatecumenale è stato riconosciuto ufficialmente dalla Santa Sede. Lo Statuto approvato nel 2008 dal Pontificio Consiglio per i Laici ne conferma la piena conformità alla dottrina cattolica. Le celebrazioni liturgiche sono autorizzate, sotto la guida di presbiteri e in comunione con i vescovi. Accusare il Cammino di eresia, idolatria, scisma e “tumore spirituale” significa contraddire il giudizio della Chiesa...

Lettera di Arinze vs Epistola Ogniqualvolta

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Per anni, certi critici hanno sventolato la lettera di Arinze del 2005 come se fosse una condanna tombale del Cammino Neocatecumenale. Peccato che fosse una nota pastorale, non un decreto di scomunica. Arinze, su mandato di Benedetto XVI, chiedeva un graduale adeguamento liturgico. Non parlava di eresie né di abusi sistemici. E lo faceva riconoscendo i frutti del Cammino. Ma questo, ovviamente, veniva omesso. Gli stessi che citavano quella lettera a ogni pie’ sospinto facevano finta di non vedere l’epistola di approvazione definitiva dello Statuto del 2008, firmata dal Pontificio Consiglio per i Laici. Perché? Perché smontava la loro narrazione. Quell’epistola riconosceva il Cammino come itinerario valido per la Chiesa universale, approvando anche le celebrazioni liturgiche secondo le concessioni particolari. Altro che condanna. E no, lo Statuto non ha recepito integralmente le indicazioni della lettera di Arinze. Basta leggere. La Chiesa ha fatto discernimento. Ha ascoltato, valut...

Tradizionalismo ideologico e sinodalità: una riflessione cattolica

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Esiste una forma di tradizionalismo che non nasce dalla fede, ma da un’ideologia. Un atteggiamento che riduce la Tradizione cattolica a un feticcio statico, separato dalla Scrittura e dal Magistero, come se fosse l’unico criterio di verità. Si tratta di un errore metodologico grave, speculare a quello di Martin Lutero, il quale proclamava la Sola Scriptura come unica fonte autentica della Rivelazione, escludendo la Tradizione e il Magistero. I tradizionalisti ideologici compiono l’errore opposto: rigettano il Magistero vivente e la sinodalità, riconoscendo solo una Tradizione interpretata in modo parziale e selettivo. Alcuni accettano il Magistero solo fino al Concilio Vaticano II, ritenendo tutto ciò che è venuto dopo come modernista, falso o persino eretico. Ma questa posizione è teologicamente insostenibile: equivale a negare la continuità del Magistero, che è assistito dallo Spirito Santo e non può contraddirsi nella sua essenza.  Come afferma il Concilio Vaticano II: “La Sacra T...

Riflessioni sulle affermazioni di Don Curzio Nitoglia

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Ho seguito con interesse uno dei video di Don Curzio Nitoglia, presbitero noto nel mondo tradizionalista, dedicato alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Pur apprezzandone la coerenza e la passione, sento il bisogno di proporre una riflessione alternativa, basata su documenti ufficiali, fonti patristiche e teologiche, oltre che sulla storia viva della Chiesa, poiché alcune sue considerazioni mi sembrano parzialmente inesatte e scorrette. Il mio scopo non è creare polemiche, ma promuovere un confronto serio e rispettoso, in grado di cogliere la complessità del tema e la ricchezza delle prospettive che hanno contribuito allo sviluppo della liturgia. Partendo da una delle espressioni centrali di Don Curzio, “ lex orandi, lex credendi” , è importante riconoscerne la verità, ma anche i suoi limiti. Il modo di pregare può certamente influenzare la fede, ma non la determina in modo esclusivo né meccanico. La Chiesa, nella sua cattolicità, ha sempre accolto una pluralità di riti: ro...

Basta strumentalizzazioni: la verità su Padre Pio, il Concilio e la santità post-conciliare”

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Uno dei commenti di ByTripudio all'ultimo thread contiene diverse affermazioni che meritano una risposta attenta, perché rischiano di diffondere una visione distorta sia del Concilio Vaticano II sia della figura di Padre Pio. La presunta “profezia” attribuita al santo di Pietrelcina, secondo cui il Concilio avrebbe causato guasti tali da richiedere più di 60 anni per essere riparati, non trova alcun riscontro nelle fonti ufficiali. Non esiste alcuna testimonianza documentata, né nei suoi scritti né nei resoconti dei suoi confratelli, che riporti una simile dichiarazione. Al contrario, Padre Pio si mostrò sempre rispettoso e obbediente verso la gerarchia ecclesiastica e verso il Papa. In una lettera del 12 settembre 1968 indirizzata a Paolo VI, Padre Pio scrive: “ Prego il Signore che [l’Ordine dei Cappuccini] rimanga e continui nella sua tradizione di serietà e austerità religiosa, povertà evangelica, osservanza fedele della regola e delle costituzioni, pur rinnovandosi nella vita...

Il Giubileo LGBT e la sfida della coerenza cristiana

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Il Giubileo LGBT del 2025 ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto da parte di ambienti cattolici tradizionalisti, che lo considerano un tradimento della dottrina e della tradizione della Chiesa. Per molti, l’inclusione delle persone LGBTQIA+ in un evento giubilare appare come una rottura con l’insegnamento che ha storicamente condannato l’omosessualità come peccato. Ma questa posizione solleva una domanda cruciale: la Chiesa è chiamata a giudicare o ad accompagnare? La Chiesa non è un tribunale che emette sentenze sui peccatori, ma è una madre che accoglie, accompagna e cura. Se in passato, anche sotto il condizionamento culturale e sociale, è stata particolarmente severa con i peccati sessuali, spesso ha mostrato una sorprendente indulgenza verso i peccati sociali: lo sfruttamento dei poveri, le ingiustizie nel mondo del lavoro, l’arricchimento illecito, la corruzione. Eppure, proprio questi peccati — lo sfruttamento, l’oppressione, l’ingiustizia — sono definiti dalla tradizi...

Una testimonianza che rispettiamo ma non condividiamo

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Abbiamo ascoltato con attenzione la lunga testimonianza di Don Leonardo Maria Pompei, sacerdote noto per la sua attività sul web e per le sue catechesi. La sua esperienza personale, pur intensa e rispettabile, contiene affermazioni che meritano una seria riflessione teologica, storica ed ecclesiale. Non si tratta di contestare la sua vocazione o il suo vissuto, ma di chiarire alcuni punti che, se lasciati senza risposta, rischiano di generare confusione tra i fedeli e di alimentare una visione parziale e ideologizzata della Chiesa. Il Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana per adulti, approvato dalla Santa Sede con Statuto definitivo nel 2008. È stato sostenuto da numerosi Pontefici, tra cui San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco, che ne hanno riconosciuto il valore pastorale, missionario e vocazionale. Ridurre le sue celebrazioni a una “caciara” di canti e balli è una semplificazione superficiale e irrispettosa. Quello che si vive nelle comunit...

Profeti del tramonto, fate pace con la realtà!

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Da anni, alcuni blog e commentatori annunciano con insistenza la fine del Cammino Neocatecumenale. Lo descrivono come una realtà in declino, una parentesi ecclesiale destinata a chiudersi. Eppure, mentre loro scrivono, i dati ufficiali li smentiscono e infatti il Cammino cammina. E cresce. Il 4 agosto 2025, 120.000 giovani del Cammino provenienti da 109 Paesi si sono riuniti a Tor Vergata, Roma, per il Giubileo dei Giovani. Un incontro vocazionale che ha visto 5.000 ragazzi e 5.000 ragazze rispondere alla chiamata al sacerdozio e alla vita consacrata. Un evento che ha fatto vibrare la Chiesa. Le provenienze parlano da sole: 🇮🇹 Italia → 22.000 giovani 🇪🇸 Spagna → 17.000 🇺🇸 Stati Uniti → 11.000 🇺🇦 Ucraina → 500 🇷🇺 Russia, 🇪🇪 Estonia, 🇬🇪 Georgia, 🇰🇿 Kazakhstan → 350 🇮🇱 Terra Santa → 120 Oceania → 600 Africa → 630 (molti altri impossibilitati dai visti) Pochi mesi prima, il 31 maggio, Piazza di Spagna è stata invasa da canti, testimonianze e annuncio del Vang...